A quelle parole del poliziotto restai profondamente colpita e per un momento cambiai espressione, un’espressione diversa più austera e solenne.
Quante volte avevamo profetizzato quel momento?
In quante riunioni nel nostro covo sotterraneo ne avevamo parlato?
Non riuscivo a ricordarlo ma sapevo che il tempo era giunto e che noi, al contrario dell’uomo moderno schiavo delle macchine, eravamo pronti a combattere.
Annuii quindi al poliziotto, con una strana espressione sul viso.
“Infine..” sussurrai, voltandomi poi verso icarius.
“Quindi dovremo anche lasciare l’auto..” pensierosa, chiedendomi lui che cosa pensasse di tutto quello.
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