Surreale era proprio la parola giusta per descrivere il paesaggio che si stagliava davanti ai nostri occhi increduli.
Ci lasciammo alle spalle la città, per arrivare fino alla sede della Hero Robotica.
Eccola lì, eccentrica ma raffinata, aveva un suo perché.
Non ero mai riuscita ad avere un pretesto per poterci entrare.
Ora finalmente sì... anche se la mia attenzione era decisamente catturata da quei petali e quell'aria irrespirabile.
Mr ne avvidi non appena uscii dalla macchina.
Non parlai, limitandomi a cercare la porta di ingresso, per poi suonare, sperando ci facessero entrare prima possibile.
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