Il fioraio continuava a cercare i fiori adatti da dare a Hiss e ad Altea, mentre l'aria era sempre più satura di uno strano odore, un misto tra il profumo dei petali e il tanfo del pesticida.
“Si, hai ragione...” disse annuendo Hiss ad Altea “... è insopportabile... beh, lasci stare, non importa per quei fiori... noi andiamo via... grazie comunque...”
Prese la mano di Altea per andare via, ma ad un tratto il fioraio alzò la testa dalla portiera del suo furgoncino.
Aveva uno sguardo stravolto, un pallore spettrale e la bocca marcata da una smorfia quasi deforme.
Emetteva strani grugniti e cominciò ad avanzare verso i due.