Il cielo era di un grigio argento, quasi cromato, con pallidi riflessi di un'ametista vaga e bagliori di un cobalto spento.
Le nuvole, alte e lontane, sembravano estranee ed un'indifferente Luna vegetava trai balenii innaturali di quell'inquieto cielo di Dicembre.
Ovunque nell'aria volteggiavano petali dai colori infiniti ed i profumi più diversi, ammantando di una straordinaria iride la città e le sue forme.
In strada le persone passeggiavano stranite e meravigliate, con i ragazzini tutti impegnati a rincorrere quella nevicata di odorosi coriandoli che il cielo disseminava in ogni dove.
“Mio nonno ha detto di restare in casa...” disse piano Elv a Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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