"Tutto questo sembra un incubo, milady..."
Rispose il cavaliere.
Poi si avvicinò alle fanciulle.
"Zitto..." disse all'improvviso una delle due "altrimenti sveglierai Tury..."
"Chi è Tury?" Chiese Guisgard.
"E' lei." Rispose la bambina, indicando la sua bambola.
Guisgard allora tento di accarezzarle la testa, ma la bambina scattò in piedi ed iniziò a tremare.
L'altra fanciulla rise in modo sgradevole e fastidioso.
"Mio Dio, cosa vi hanno fatto..." Sussurrò Guisgard.
"Nulla di peggio di quello che ti accadrà, cavaliere!" Disse all'improvviso una voce alle loro spalle.
Videro così un uomo attorniato da numerosi soldati armati.
"Chi siete?" gridò Guisgard.
"La vostra amica mi conosce bene, vero milady?" Rispose quell'uomo che altri non era che l'abate Guidon di Camelot.
"Presto, prendete quel cane e conducetelo nella camera dei Sospiri!" Ordinò ai suoi uomini.
Poi, fissando Llamrei, aggiunse:
"La donna invece sarà condotta dal maestro...sarà il nostro dono per lui!"
E accarezzandole il bel viso concluse: "E' bella...sono sicuro che egli apprezzerà!"
"Lasciatela andare, maledetti!" Gridò Guisgard fuori di sè. "E' me che cercate! Lasciatela!"
Ma le sue grida erano inutili.
I soldati lo percossero fino a fargli perdere i sensi, per condurlo via, mentre il malvagio abate rideva con satanico ardore davanti a quella scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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