"Le mie grazie, mio caro amico, le dispenso solo a colui al quale ho donato il mio cuore. Per una guardia insignificante e facile da stendere...va bene il pane e l'acqua.
Forza, fuggiamo da qui prima che altri stolti ci raggiungano!"
Corremmo su per le scale più veloci e silenziosi che potevamo. Sembravano non finire mai. Decidere quale corridoio prendere. Istinto. In questi casi solo l'istinto ci è d'aiuto.
E l'instinto ci ha portato ad aprire un portone il quale dava su uno squallido giardino ....seminato a rovi. Coprii il viso con un fazzoletto che portavo al collo e mi avventurai in mezzo alle spine....Il mio amico seguiva. Ricevevo la forza di continuare ad andare avanti, nonostante le spine pungessero la mia pelle...vidi la fine del lungo corridoio. Mi fermai e ripresi fiato. In silenzio entrambi ascoltavamo il rumore del bosco ma soprattutto ascoltavamo se di passi ci stessero raggiungendo