Ogni volta che vedevo quanto il pubblico andasse in delirio per quelle cose, mi domandavo se la nostra lotta non fosse vana.
Ma poi mi ricordavo che a me non importava affatto se l'avremmo spuntata o no.
Noi avevamo dalla nostra parte quell'aura disincantata di chi non ha niente da perdere e di chi mette la lotta per l'ideale persino davanti ad una possibile sconfitta.
C'era della profonda bellezza, per me, in tutto quello... bellezza che l'uomo moderno probabilmente nemmeno avrebbe mai capito, né visto.
Restavamo solo dei pazzi per lui, ma forse il bello era proprio questo, essere folli in un mondo che aveva perso la ragione equivaleva ad essere sani, forse.
Non che ci importasse: sì, eravamo folli, visionari e sognatori... ed era bellissimo.
in tutto questo, la natura fuori sembrò ribellarsi, e un fulmine annunciare che il temporale ormai era vicino.
Oh fantastico...
Alzai gli occhi al cielo al pensiero che ora dovevo scegliere tra bagnarmi oppure aspettare lì dentro che spiovesse, non sapevo proprio quale delle due opzioni mi desse meno fastidio.
Persino la luce sembrò andare via per un momento, ma poi tutto tornò alla normalità.
E io, sorridendo tra me e me, mi fermai ad immaginare cosa sarebbe successo se tutto si fosse spento anche per pochi minuti.
Come sarebbero vissuti questi poveri e piccoli moderni senza le loro preziose macchine?
Sarebbero riusciti ad allacciarsi le scarpe?
Probabilmente la maggior parte di loro sarebbe andata completamente in panico.
Era divertente, immaginarli mentre scorrazzavano di qua e di là come oche impazzite a cui avevano tirato il collo.
Ma fu solo un istante e tutto tornò alla normalità.
Peccato...
Sorrisi appena a quel pensiero, e continuai ad osservare la premiazione e tutto il resto, cercando di decidere che cosa avrei fatto con la faccenda del temporale.
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