Discussione: Accadde quel giorno
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Vecchio 24-11-2017, 01.22.34   #109
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
La verità era che... a me gli incontri di robot non piacevano proprio.
Non capivo cosa ci trovasse la gente di così appassionante.
Che senso aveva guardare un duello, se non c'era nessun rischio da parte dei due contendenti?
Se tutto quello che si rischiava era di dover spendere soldi per riparare il robot.. soldi!
I soldi erano al centro di tutto nel mondo moderno.
Ancora ricordavo un pomeriggio di tanti anni prima, quando non ero che un'adolescente idealista appena entrata in contatto con i ribelli, e il nostro maestro, la nostra ispirazione, la nostra guida, in uno dei suoi incontri di formazione, aveva sbattuto il portafoglio sul tavolo dicendo "Questo, questo è il vero nemico da combattere!".
Ricordo quanto ci pensassi a quell'affermazione, quanto mi tornasse alla mente negli anni, quando da semplice ragazzina ero diventata una degli esponenti di spicco della ribellione... e non solo.
Un guerriero, ero diventata un guerriero.
Uno vero, però, uno di quelli che mette a rischio la sua vita, il suo sangue mentre combatte.
Vedere quelle macchine, riconoscere in loro i movimenti che io stessa ho fatto installare. È per questo che sono qui, per questo chiedono la mia consulenza, per la mia conoscenza del combattimento corpo a corpo, dell'antica gladiatura.... in ambito accademico s'intende.
O almeno è quello che credono.
Più li guardo, e più il ricordo del mio ultimo incontro con Runa nell'arena sotterranea si fa vivido nella mia mente.
I suoi occhi azzurri sotto l'elmo che si intrecciano nei miei, la mia lancia e il suo pugnale intrecciati prima dello scontro mentre il boato intorno a noi si fa sempre più intenso e quelle mani che battono tra loro danno il ritmo ai nostri cuori, e poi la lotta, quella danza all'unisono fatta di ferro e carne dove io le donavo il mio corpo e la mia anima, e lei faceva lo stesso con me.
Istintivamente mi portai la mano alla coscia, martoriata dai suoi colpi, quasi volessi ricordare a me stessa che era tutto vero che io quelle emozioni sì, le ho provate, le ho sentite sulla mia pelle, mi hanno squassato il cuore, lo hanno sconvolto e divorato nel profondo.
Sospiro, guardando quell'incontro con un sorriso enigmatico.
Quell'incontro che continuava, e al quale dovevo prestare attenzione.
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