La vita altro non è che un grande romanzo, o un grande film e ciascuno è i protagonista della propria storia, della propria vita.
Così soleva ripetere spesso un grande attore del passato.
Di un passato in cui i vecchi film erano in bianco e nero, senza effetti speciali e senza sonoro digitale, ma i cui protagonisti sapevano riempire da soli lo schermo e far sognare davvero tutti coloro che assistevano allo spettacolo.
E proprio solo un film si era dimostrata essere tutta quell'avventura.
La nave continuava a navigare lungo il meraviglioso litorale Flegeese, con le sue coste frastagliate, le isole così vicine da potersi quasi toccare e le infinite luci che cominciavano ad accendersi e perdersi nella foschia intrisa di salsedine.
Clio lasciò Musashi al loro tavolo ed uscì sul ponte ad ammirare quell'esotico e misterioso orizzonte che poteva davvero essere come un romanzo sconosciuto, tutto da sfogliare e da vivere.
Un romanzo che si sarebbe confuso col suo Destino tutto da scrivere.
In sala Rovolin annuì ad Altea.
“Si, torneremo a Serenica...” disse “... cominceremo un duro allenamento, così che quando il Torneo del Drago comincerà davvero noi saremo pronti ad affrontarlo...”
Elv fissando Gwen sorrise piano.
“Massì, hai ragione...” riempiendo i loro bicchieri “... si, hai ragione tu... forse mi sono lasciato prendere dai nervi... dopotutto è una minicrociera gratuita, no?” Alzando il bicchiere per brindare con lei. “E poi, se non fosse stato per questo falso invito io non ti avrei mai incontrata... brindiamo al nostro incontro... ed alla prossima avventura da vivere insieme...”