Certo la cabina non somigliava minimamente alla B22, la cella in cui avevo passato gran parte della mia permanenza in carcere.
Mi sentivo in paradiso, anche se probabilmente ero diretta all’inferno.
Quando bussarono aprii la porta sorridendo.
“Buongiorno..” a Musashi “La tua cabina è confortevole?” Cordialmente.
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