Sobbalzai nel leggere quel nome.
Laika Blond? Quella Laika Blond?
Non avevo altra scelta, dovevo diventare lei, per quanto orribile mi potesse sembrare in quel momento una cosa del genere.
Guardai il cavalcavia, il fiume che scorreva lì sotto, e per un momento tremai.
Ma poi con tutto il sangue freddo che avevo imparato in prigione, le
Tolsi il giubbotto, feci rotolare il corpo fino alla balaustra, per poi buttarla giù, mentre mi sentivo una criminale per la prima volta in vita mia.
Ma ora dovevo pensare a sopravvivere, ora ero io Laika Blond, mi misi il giubbotto, chiudendolo bene per nascondere la mia divisa e cercai di capire come chiedere aiuto, se c’era un cellulare o se avessi dovuto aspettare una buona anima che si fermasse.
Dovevo entrare nella mia nuova vita, capire che io ero Laika Blond e avevo fatto un terribile incidente.
L’aspetto disastrato lo avevo effettivamente, il giubbotto insanguinato, l’aria intontita.
Dovevo trovare un modo di andarmene di lì e iniziare la mia nuova vita.
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