Bastò pochissimo ad arrivare agli studi televisivi. Mentre i ribelli si davano da fare con la sala regia, io e Lance raggiungemmo Enner nella sala centrale. Tremava come un coniglio e cercava di giustificarsi dicendo che si trattava solo di lavoro.
Mi avvicinai guardandolo con disprezzo, mentre un manrovescio con la mano in cui impugnavo la pistola si abbatteva sul suo volto.
"È per lavoro che mi hai descritta come una sgualdrina?" gli urlai in faccia, con voce carica d'odio. "È sempre per lavoro che mi hai mandata a morire nonostante sapessi della mia innocenza?"
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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