Scossi la testa, stringendomi sempre di più a lui, il mio cavaliere, il mio eroe.
Figurarsi se avrebbe accettato la mia maschera.
Ehhh...
“E va bene...” sussurrai piano, baciandogli il collo.
Annuii quando disse di trovare un posto dove affrontare chiunque stesse arrivando.
Mi indicò un capannone in mezzo ai canali.
“Non posso correre, ma posso ancora sparare...” Guardandomi in giro “Serve un piano..”.
|