"Certo che no, genio.." ridendo piano ricordando tutte le volte in cui avevo usato quell'espressione... e lui come si arrabbiava!
Mi strinsi a lui, baciandolo piano sul collo.
Quando era dolce quando si arrabbiava, mi faceva soffrire in modo indecente, perchè il solo sentirlo lontano di un passo mi mandava fuori di testa, ma era comunque bellissimo, l'indifferenza sarebbe stata mille volte peggio.
Continuavo a stringermi a lui, baciandogli il collo dolcemente, ancora e ancora.
Lo adoravo, lo amavo, ero pazza di lui.
Ci ritrovammo nel secondo girone, dove l'aria era irrespirabile.
Io avevo con me la maschera, ma non sapevo se l'avesse anche lui.
"Facciamo un po' per uno..." sussurrai "Comincia tu.." posandogliela sul viso, mentre tiravo il bordo della mia maglietta fin sopra il naso.
Ma poi un sibilò si udì in lontananza, qualcosa si avvicinava.
"Abbiamo compagnia..." voltandomi per vedere che chi fosse.
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