Più Diahnne gemeva, più Castel continuava.
La sua bocca giocava e tormentava ora un capezzolo ora l'altro, facendo impazzire la ragazza.
Succhiava con devozione, alternando giochi di lingua caldi ed umidi.
E mentre la sua bocca succhiava, le sue mani non restavano ferme, stringendo quei seni con virile desiderio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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