Shushan fu posta su quel palazzo, da dove si poteva guardare l'intera corsa clandestina.
I negrieri erano scostanti, crudeli ed indifferenti.
Lei era merce e come tale veniva trattata.
La sua vita e quella di Hiss valeva per loro meno di uno sputo.
La cacciatrice di taglie guardò i vari piloti avvicinarsi agli aeroscafi.
A Hiss toccò uno verniciato male e dall'aspetto tutt'altro che sicuro.
Lo vide salire nell'abitacolo.
Poi i veicoli si accesero.
Tutto era pronto per la corsa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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