Correvo, correvo sempre più forte in quella pista impazzita e folle.
Justin era ancora davanti a noi, che lo inseguivamo con ferocia.
Era sempre più vicino a Best, sempre più vicino.
Sentivo il cuore battere all’impazzata, accelerare ancora e ancora e ancora.
Quando poi lo raggiunse, il mio cuore perde un battito, si fermò, immobile e incredulo.
No, no, no....
Avevo gli occhi spalancati, il corpo e la mente pietrificati.
No...
Dovevo mantenere la concentrazione ma era impossibile.
Allora continuai a correre verso l’aeroscafo distrutto.
No...
Arrivai tra le fiamme con il mio veicolo, con la scusa di essere sicura fosse morto.
No...
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