“Che brava...” disse con un vago sorriso Castel “... davvero brava... dovrei assumerti come mia assistente.” Facendo l'occhiolino a Diahnne.
Un attimo dopo erano in casa, avvolti da una fitta penombra.
Non potevano accendere luci di nessun tipo o sarebbero stati scoperti.
Attraversarono allora un androne e poi un corridoio.
Si sentiva la voce della tv accesa.
Continuarono a camminare, fino a trovarsi davanti ad una porta.
Era aperta.
Entrarono.
Castel accese il suo sensorphone come torcia d'emergenza.
Si trovavano in una specie di biblioteca, con vari libri ordinati sulle mensole.
Castel illuminò una scrivania sulla quale c'era un foglietto che così diceva:
“Guardati dall'angelo fino al mio ritorno.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|