Hiss prese il fucile, ma lo tenne abbassato mentre quegli uomini armati si avvicinavano alla Jeep.
“Sono una mezza dozzina” disse a Shushan “ingaggiare uno scontro a fuoco equivale a suicidarsi... tieni le armi basse e lascia parlare me...”
Quegli uomini li raggiunsero.
“Salve.” Hiss a loro, che subito squadrarono lui e la donna.
“Salute.” Rispose uno di loro che pareva essere il capo gruppo. “Cos'è? Avete fregato il cigolato a quelli dell'esercito?” Indicando la Jeep con un ghigno.
Infatti i due non indossavano più le divise militari.
“Beh, bisogna pur spostarsi da un luogo all'altro, no?” Fece Hiss.
Quelli scoppiarono a ridere.
“Direi comunque, per buona creanza, di buttare a terra le armi.” Il capo a Hiss e Shushan. “Non è cordiale, non trovate?”
“Immagino di no...” mormorò Hiss buttando a terra il fucile e facendo segno a Shushan di fare lo stesso con le sue pistole.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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