Una volta amavo queste feste, ora non più, ora mi annoiavano.
Ma una volta era diverso, essere l'unica pilotasse della squadra femminile ad essere invitata era un lusso, era un vanto e poi...
Sospirai.
E poi era bello sgattaiolare via, in un angolo buio, solo noi, lontano dal mondo, sentire le voci concitate in lontananza mentre tutto ciò che importava erano i nostri sospiri.
Maledetto bastardo!
Finii il bicchiere di champagne all'istante, sperando che lenisse un po' della mia rabbia.
Perché diavolo finivo per pensare a lui?
Non si meritava nemmeno un briciolo dei miei pensieri, dopo quello che aveva fatto.
No, la mia rabbia non scemava col passare del tempo, anzi.
Finalmente la festa finì ed Enner mi fece segno di seguirlo.
Almeno mi sarei distratta.
Entrai così nell'ufficio, mi sedetti, e sorrisi ad Enner.
"Di cosa voleva parlarmi?" gentilmente, con una punta di curiosità.
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