Hiss tirò le mani su per lo schienale, fino a che gli fu possibile.
Allora cercò di avvicinare il pugnale alle corde.
Era affilato, lo lasciò cadere e quello si conficcò dei legacci.
Iniziò a muovere le mani, fino a quando le corde si tagliarono.
“Libero...” disse piano.
Si liberò e poi fece lo stesso con Shushan.
“Rieccoti il coltello...” ridandole l'arma, con voce maliziosa e calda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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