Sognò il deserto, i rinnegati e le fiamme che consumavano la turbodiligenza.
Poi vide Hiss impiccato nella sua cella.
Ad un tratto Shushan si svegliò di colpo.
Era su una sedia, legata con i polsi dietro lo schienale.
“Bensvegliata...” disse Hiss che era accanto a lei nella medesima posizione “... grazie per avermi difeso, ma in tutta onestà ti dirò che non sei stata molto scaltra a puntare la pistola contro un drappello di militari che ci circondava.” Divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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