La turbodiligenza non accennava a rallentare, mentre i controllori con degli estintori solari cercavano di spegnere le fiamme.
“Si, siamo vivi...” disse Hiss sul tetto a Shushan “... anche se altri non sono stati fortunati come noi...” riferendosi ai passeggeri morti.
Intanto i controllori erano riusciti a sedare le fiamme.
Ad un tratto in lontananza apparve la sagoma metallica di una base nel deserto.
“Base Mar!” L'altoparlante della vettura. “Base Mar!”
Poco dopo arrivarono a quella base e subito furono fatti entrare nella struttura di acciaio e ferro.
Allora alcuni soldati raggiunsero la turbodiligenza e furono fatti scendere i feriti e poi tutti gli altri passeggeri.
Per ultimi anche Shushan e Hiss.
Questi però fu subito riconosciuto dai militari ed arrestato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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