L'auto correva nella notte, attraverso la sinistra campagna intorno ad Afragolopolis.
Clio cercò di scrutare nella mente di Guisgard, di capire, di scoprire cosa lui pensasse e soprattutto provasse.
Vide così immagini chiare, inequivocabili, spinte, eccitanti.
Si rivide nei pensieri di lui, con la sua tutina stretta, aderente, di lattice, fatta apposta per sudare, per eccitare.
Una tutina che presto fu strappata via e poi carezze sul suo corpo nudo.
L'auto si fermò a qualche centinaio di metri da una grande villa.
Scesero dalla macchina.
“Il piano...” disse lui a lei “... beh, direi di entrare, di puntare sui cattivi di turno le mie pistole e chiedere loro con garbo di arrendersi e seguirci al più vicino commissariato. Ti piace come idea?” Divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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