Guisgard accennò un vago sorriso.
La guardò negli occhi.
“Sembra” disse “che sedurmi sia il tuo scopo principale. Poi magari anche uccidermi dopo. Comunque non sei del tutto come loro... come i tuoi padroni intendo... altrimenti la pallottola di stronzio ti avrebbe uccisa... vuoi sapere se mi ecciti? Se sento il sangue bollirmi nelle vene al solo guardarti? Se ti bloccherei su questo letto fino a farti gridare di piacere? E poi? Ti accontenteresti del mio corpo? Ah, già... dimenticavo... ad Uaarania vi insegnano che l'anima non esiste...” sarcastico “... ahimè non ho molto tempo... ora che sei disarmata credo si possa parlare un po' noi due... qual'è il tuo scopo? La tua missione? E non dirmi liberare quel fesso dall'Imperion Nolhian... quel dannato lo è già... ormai è chiaro che entra ed esce a piacimento... ma per farlo ha un complice... di chi si tratta? Sei tu?” Estraendo la pistola e puntandola contro di lei. “Stavolta sono volgari e banali pallottole... quindi non potresti cavartela... su, dimmi chi è il complice di quel bastardo... tu? O qualcun altro?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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