Il suo corpo contro il mio, le gambe strette attorno ai suoi fianchi.
Un intreccio, un'unione, un groviglio di corpi.
Oh, davvero non senti niente?
Io sentivo il mio corpo scottare, e probabilmente lo sentiva anche lui.
Quella vicinanza era inebriante, forte, intensa.
Non mi fregava nemmeno granchè della pistola, anzi, quel rischio rendeva tutto ancora più intrigante.
Potrei morire, sì.. ma cosa importa morire se ci si perde i piaceri della vita?
Attimi come questi non capitano tutti i giorni.
Non avevo mai sentito niente di così forte e inaspettato, come un fuoco che divampa da solo, incontrollato e indomabile.
Oh cielo...
Sì, aveva scelto il momento migliore... o forse sì.
Forse non esiste momento migliore, a un passo dalla morte, avvinghiata al mio nemico in quello che non sai più se è una presa di lotta o il preludio di un amplesso.
Oh sì..
La degna fine di Ishtar, dopotutto.
Conoscere un fuoco così forte un attimo prima di morire.
C'era qualcosa di incredibilmente poetico in tutto quello.
Quelle parole di lui, poi, mi strapparono un sorriso.
"Oh, non sai quanto.." sussurrai, calda, mentre lui premeva il grilletto e spegneva il mio mondo.