Lo guardai negli occhi, ora, senza maschera.
Quegli occhi che aveva fissato per buona parte della mattina, e ora nemmeno riconosceva.
Continuava a guardare senza vedere, pensò la psicologa nascosta in quella tutina.
Oh come ti servirebbe la terapia...
Ma a un morto serve a poco, dopotutto.
E lui era un morto che camminava, quindi non aveva poi così senso preoccuparsi della sua salute mentale.
Che terribile spreco..
Sì, continuavo a pensare la stessa cosa, ma d'altronde, aveva scelto lui il suo destino.
Nessuno può pensare di mettersi contro Uaarania e passarla liscia.
Nessuno può pensare di sopravvivere agli artigli di Ishtar.
Nessuno può mancare di rispetto a Clio.
Ah già, è vero...
Mi tornò in mente il suo comportamento di quella mattina, e il fatto che fossi ancora arrabbiata con lui.
Non che importi granché, ormai, ma mi fece venire ancora più voglia di divertirmi un po'.
Dove sta scritto che debba avere una morte rapida e indolore, dopotutto?
Da nessuna parte, dico io..
"Quindi non solo non vedi a un palmo dal tuo naso, ma nemmeno ascolti.." lo canzonai, guardandolo però con aria intensa "Sono qui per ucciderti, bellezza..." con un sorrisetto divertito "O credevi davvero di poter sfidare Uaarania impunemente?".
Cominciavo a pensare che non avrebbe reagito, che si sarebbe lasciato ammazzare senza battere ciglio.
Oh andiamo... è così noioso, goditi la morte, no?
Lo guardavo, intensamente, e cercavo di entrare nei suoi pensieri.
Diamine se venissero ad uccidere me vorrei vendere cara la pelle, altroché.
Questo nemmeno reagisce.
L'ho detto io che serve la terapia...
Beh, ora era tardi per la terapia, ora l'unica terapia rimasta era una bella coltellata.
Ti piace l'idea, Guisgard? Oh, a me sì...