I tre stavano percorrendo il sentiero che portava al ruscello, quando giunsero in una radura irregolare.
C'era una piccola capanna, dal cui comignolo fuoriusciva del fumo.
"Sei stanco, vecchio mio?" Chiese Guisgard al suo scudiero.
"Ho una fame che mangerei te ed il tuo cavallo!" Rispose l'omone.
"Allora chiederemo un pò di ospitalità in quella capanna." Disse Guisgard.
Poi, guardando Elisabeth, aggiunse:
"Magari hanno della focaccia dolce o del miele, così qualcuno qui si addolcisce un pò!"
Giunto poi alla porta della capanna bussò ed attese.
Dopo qualche istante aprì una donna.
Aveva intorno alla quarantina, ma dimostrava almeno dieci anni in più.
Aveva un volto stanco come chi non avesse più vita dentro di se.
"Perdonate, signora" cominciò a dire Guisgard "siamo viaggiatori. Siamo stanchi ed infreddoliti...potrebbe offrirci ospitalità?"
La donna li fissò con attenzione. Poi, guardando Elisabeth, pur non conoscendola, ebbe un sussulto.
"Entrate..." Disse, facendo segno con la mano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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