Mi svegliai di buon mattino, e mi preparai la colazione come sempre.
Si avvicinava l'ora di andare al lavoro, e decisi cosa indossare.
Visto come si stavano mettendo le cose, e quello che dovevo scoprire sul merlo, decisi di puntare sull'artiglieria pesante.
C'è un motivo se mi chiamano Ishtar, e non solo perchè a differenza della maggior parte dei membri di Uaarania io non ero affatto atea ma avevo una religiosità ben più antica del cristianesimo, non solo perchè è la dea della guerra e nessuno mi sta al pari in battaglia, no.. Ishtar è molto di più.
Ishtar è la dea dell'amore, della seduzione.
Beh, io non ho mai conosciuto veramente l'amore ma... tutto torna utile.
Allora mi vestii leggermente più sensuale del giorno prima, non esageratamente, perchè se c'è una cosa che non sopporto è chi esagera.
Tra un sottile velo di seduzione e la volgarità il passo è breve, molte donne credono che basti spogliarsi, una scollatura, delle gambe in bella vista.
Oh no, ci vuole molto di più... un uomo davanti a una donna che sa il fatto suo, abbassa le difese, e per me è più facile entrare nei suoi pensieri.
Quei pensieri che dovevo assolutamente scrutare ancora, per vedere che cosa nascondesse.
Prima di uscire però scrissi a Freda dicendole se poteva passare in agenzia in giornata.
Poi presi la macchina e mi avviai all'agenzia.