Clio raggiunse il margine del Lagno, dove diversi barboni trascorrevano le notti.
Qui, passando accanto a loro ne percepiva i drammi, le miserie, le sfortune, le assurdità, la disperazione e la solitudine.
Poteva leggere le loro tragedie.
Ad un tratto avvertì pianti, percosse, grida, paura, umiliazioni.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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