Discussione: La monaca di dresda
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Vecchio 06-10-2009, 19.14.06   #23
zaffiro
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zaffiro sarà presto famosozaffiro sarà presto famoso
Che interessanti argomentazioni a confronto.
La drammaticità dell'affermazione di Morris è inquietante.
In realtà se si applica il concetto del libero arbitrio come un concetto illusorio di una filosofia deterministica che affida gli eventi ad un susseguirsi a catena,determinato in modo causale,ci si riconduce al discorso che le conoscenze e le azioni umane siano "pilotate",e quindi si avvallerebbe la tesi di una capacità reale di previsioni di eventi,ed in questo calzerebbe alla perfezione il discorso teologico di un disegno divino sconcertante secondo il nostro modo di vedere le condizioni in cui versa il mondo odierno.Ma la previsione è un discorso,a mio avviso,che non esclude il libero arbitrio.Abbiamo due figure esistenti che bisogna valutare quanto siano in relazione tra loro.
Ritengo la previsione o profezia come la capacità di anticipazione di tempi,di eventi naturali o sociali che diverranno storia,essa è,secondo il mio punto di vista,uno studio accurato di comportamenti fisici ed umani che sono facilmente riproducibili nel tempo.Quasi una sorta di calcolo matematico in rapporto ad eventi accaduti o con probabilità di avverarsi che,se si riverificano condizioni idonee,fanno nuovamente tornare i conti,e si avverano,seppur parzialmente,e quindi,si crea una sorta di filo conduttore tra le ere passate e future mediante il riprodursi di avvenimenti che apparirebbero come preannunciati.Ma questo non esclude il libero arbitrio,in quanto un soggetto,una società,la natura stessa sono imprevedibilmente autonomi nello svolgimento delle proprie funzioni,seppur propensi a dei comportamenti prevedibili,c'è sempre la facoltà di scegliere liberamente una soluzione diversa a confutare la preveggenza,così come c'è l'imprevedibilità della natura.Solo che,tendenzialmente,le previsioni seguono una direttiva che,un po' come una statistica,prevedono il probabile svolgimento dei fatti.Ma come la statistica,le visioni possono essere applicate in massa,non hanno validità per il singolo,e con questo,mi riconduco al discorso Morris sugli eventi nel messinese che,se diversamente impostato il piano d'azione avrebbe potuto avere differente esito.Eppure si è applicato un comportamento di massa di negligenza,forse.
Ma lo stesso vale per le calamità naturali,le pandemie,gli eventi che hanno segnato la storia,pur prevedibili talvolta,ha prevalso il libero arbitrio di forze imprevedibili quali l'impeto della natura o l'intelletto umano.Quindi ritengo,arbitrariamente e scetticamente,che la veggenza sia una scienza,un ragionamento fatto di studi fisici e quasi matematici,che non necessariamante è basato sui calcoli,ma sul ragionamento dei comportamenti,e questo potrebbe spiegare come la monaca di cui sopra,che pur essendo non dotta,sia stata osservatrice del suo tempo ed abbia anticipato comportamenti che calzano pefettamente anche ai tempi nostri.E non è detto che queste visioni siano riconducibili ad una sola persona anche se i testi tramandati sono stati attribuiti ad una sola persona.Ovviamente,il mio ,è un pensiero infelice che molto discosta dall'aura magica che aleggia intorno a questi personaggi,ma ci stiamo confrontando,è un modo per arricchirsi dell'intelligenza e delle conoscenze altrui.Confesso che mi piacerebbe che la mia mente fosse meno rigida a riguardo.
Certo,il concetto di libero arbitrio è un pensiero che si plasma in ciascuno coi modelli ai quali si fa riferimento,a me piace seguire il concetto dettato dall'umanista Erasmo,che pure incontrò controversie.
zaffiro non è connesso   Rispondi citando