Discussione: La monaca di dresda
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Vecchio 04-10-2009, 02.10.24   #22
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Hastatus, io credo che la frase vada vista in un contesto più ampio.
Secondo il mio punto di vista, non si dovrebbe confondere il libero arbitrio di un singolo uomo con il corso generale della storia.
I grandi accadimenti storici, secondo la visione di molti pensatori e studiosi, tra cui lo stesso Gian Battista Vico, sono frutto dei corsi e dei ricorsi storici.
In questa visione, la storia è concepita come un qualcosa di ciclico e ciò fa sì che il senso e l'evoluzione di ogni cosa segua un percorso, non solo prestabilito, ma che ritorna continuamente.
Il tutto non deve essere visto, in maniera limitante, al classico "tutto è già scritto".
Questa visione della storia in realtà concepisce un insieme di leggi e norme basilari, proprie del naturale scorrere del tempo e dell'essenza stessa delle cose.
Questo fa sì che i grandi avvenimenti in qualche modo si ripetano all'infinito, ovviamente con aspetti e dinamiche differenti.
Tutto ciò quindi vede i singoli personaggi storici, come "attori" di un copione in parte già delineato.
Così i grandi della storia diventano dei simboli e dei veicoli attraverso i quali la storia ritorna e si ripete.
In questo contesto, la frase di Gian Battista Vico acquista un suo valore e significato.
Il libero arbitrio di ogni singolo uomo è quindi, secondo questa concezione della storia, un qualcosa di strettamente individuale, che non può influenzare più di tanto un quadro in realtà già delineato.
In pratica, se Costantino, tanto per fare un esempio, avesse rifiutato il credo Cristiano, la storia avrebbe trovato un altro "attore" affinchè tutto si potesse comunque compiere. La grandezza individuale di Costantino sta proprio nell'aver fatto la scelta giusta, arrivando appunto a "fare la storia".
Questo è il campo d'azione del libero arbitrio.
Stesso discorso vale per Alessandro Magno, Ottaviano Augusto, Carlomagno, Saladino, Federico II, Cristoforo Colombo, Napoleone, Hitler e tutti i grandi personaggi che hanno fatto, nel bene e nel male, la storia.
E' una particolare concezione della storia, accettata da moltissimi studiosi, sin dall'antichità classica.
E' quindi in questo contesto che va letta la frase di Gian Battista Vico.
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Ultima modifica di Guisgard : 04-10-2009 alle ore 02.14.26.
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