Cassandra si voltò, trovando Kimsey al centro della navata che la fissava.
Era immerso dalle proiezioni luminose che dalle vetrate inondavano la navata, in un alone policromo che rifletteva enigmatici bagliori sui mosaici e gli affreschi delle nicchie.
Come se i volti dei profeti, dei Santi, delle Sante e degli Angeli assumessero espressioni inquiete, afflitte.
Come se davvero piangessero per il sangue versato in quella contrada.
Il chierico fissò per un lungo istante la ragazza negli occhi.
“Buongiorno...” disse infine sorridendo “... tutto bene?”