Molti sono i miti che animano il folklore della verde terra d'Irlanda (come ad esempio quello della Banshee, che ha ispirato il personaggio della mia Cassandra nella nostra attuale avventura

) e quello forse più celebre è il mito del Leprecauno, il fulvo folletto calzolaio con la tuba sul capo che si dice conosca l'ubicazione della tanto agognata pentola d'oro.
E proprio in un Leprecauno si imbattè, un giorno, un giovane uomo.
Egli passeggiava tranquillamente per il bosco, quando ad un certo punto, vinto dalla calura, si stese a riposare all'ombra di un frondoso albero.
Improvvisamente, però, nei pressi di un cespuglio di biancospino, pianta molto cara alle fate, sentì uno strano rumore.
Si avvicinò e vide un piccolo folletto, intento a fabbricare delle scarpe fatate coi suoi piccoli utensili magici.
Ma, com'è noto, gli abitanti del piccolo popolo sono creature assai suscettibili e vendicative ed infatti il folletto si arrabbiò molto col giovane uomo.
Tuttavia, decise di perdonarlo.
"Se risolverai il mio arcano" disse "Ti mostrerò dov'è nascosta la pentola d'oro, segnando la via con dei fazzoletti rossi, così né tu, né la tua famiglia patirete più la fame."
Il giovane, ovviamente accettò di buon grado e il Leprecauno recitò l'enigma:
"
Sono nel mondo ma non sono vivente, sono tra i demoni ma non sono dannata, sono nel mare ma non sono bagnata...che cosa sono?"
Il giovane risolse l'arcano, ma, essendo i folletti creature astute e, come detto, vendicative, il Leprecauno decise così di vendicarsi ugualmente dell'uomo e sparse fazzoletti rossi in tutto il bosco, facendo così smarrire il giovane, che non trovò mai la pentola d'oro.
E voi, dame e messeri di Camelot, sarete più fortunati del nostro povero protagonista?

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