Fuori dal giardino i due giovani, mano nella mano, correvano via da quella casa e dai suoi incubi, verso la brughiera ed i suoi misteri.
Era buio ovunque, tra rovi, alberi dai tronchi spettrali e rocce ammantate di umide erbe selvatiche.
Cassandra ed Elv scappavano da quella dimora di fantasmi.
Corsero a lungo, fino a perdersi nel cuore oscuro della brughiera.
“Sembra...” disse correndo Elv “... sembra che nessuno ci stia inseguendo...” fermandosi dietro una grossa quercia “... riprendiamo un attimo fiato e poi riprendiamo...” a Cassandra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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