Era un gioco, un tormento, una meravigliosa schiavitù, un'ossessiva dipendenza dal piacere, dal godimento estremo, forte, totale.
La lingua della regina, sensuale, impertinente, calda, umida continuava a lambire la virilità del suo cavaliere, quasi ad esasperarlo, a caricarlo.
Poi lo abbracciò con le labbra, lo imboccò tutto, chiudendo gli occhi.
“Uhhhh... Elyse...” disse Aegos gettando la testa all'indietro ed abbandonandosi a quel lungo gemito di piacere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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