Aegos guardò Elyse ed annuì.
Il suo viso era rigato dal sudore ed i suoi occhi erano screziati di rosso che tingeva l'azzurro.
“Si, amore mio...” disse ansimando alla regina.
Si avvicinò alle sue spalle e piano la fece sua.
Inizialmente almeno.
Poi quella danza riprese, quella folle cavalcata ricominciò e la regina godette ancora.
Godette forte.
Godette a lungo.
Con impeto, vigore, passione il cavaliere mostrava le sue doti alla sovrana, facendola impazzire, stravolgendola.
Ora potevano lasciarsi andare.
Gridare forte.
Gridare come liberazione di quell'eccitazione prossima alla follia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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