Attraversarono quello scorcio di brughiera, con le sue ombre ed i suoi misteri.
La pallida Luna, i versi soffusi di rapaci notturni, le spettrali sagome degli alberi secolari che sembravano propagarsi verso un infinito e magico orizzonte.
E poi il cigolio della loro carrozza nei solchi del sentiero battuto.
“Questo luogo è particolare...” disse Elv conducendo la vettura “... non so... mi affascina, ma allo stesso tempo mi inquieta... ha troppi segreti... e forse anche troppa magia...” guardando poi Cassandra accanto a lui “... e nulla è più magico di te stanotte...” mormorò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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