Entrarono nella magione e iniziarono a prendere alcuni oggetti che sembravano possedere un certo valore, benché consunti.
Decisero di andare al piano di sopra, ma prima che potessero raggiungerlo, io feci chiudere violentemente la porta con un grande tonfo.
"Voi!" tuonai, arrivando improvvisamente davanti a loro, impedendogli di salire.

Poi, con un solo sguardo, una barriera fatta da lingue di fuoco si innalzò attorno a loro e da quella barriera, simile a fumo indefinito e vago, emersi io, avvolta da quella danza incandescente e scarlatta.
"Come osate entrare qui e trafugare ciò che non vi appartiene?" le mie urla erano talmente strazianti e forti da far tremare i vetri delle alte finestre, tanto che temetti che sarebbero esplosi e andati in frantumi.
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