Era davvero così ottuso da non capire?
Lo guardavo, e faticavo a comprendere i suoi ragionamenti.
Non era così ovvio?
Poi quelle parole, alzai gli occhi al cielo.
"Molto magnanimo da parte tua, ma non hai capito..." suonando una campanellina "I tuoi amici sono liberi comunque..".
Chiamai così una soldatessa, e le ordinai di liberare gli stranieri, e di dar loro una stanza per gli ospiti.
Tutto sotto gli occhi di Aegos.
Poi tornai da lui, con gli occhi infuocati di rabbia e passione.
Mi stava esasperando, dovevo ammetterlo.
Come faceva a non capire?
Capire che non me ne facevo niente di lui se era lì per costrizione?
Allora mi avvicinai, ancora e ancora, fino ad essere vicinissima a lui.
"Non sono magnanima.." con voce imperiosa ma calda e velata di rabbia "Voglio che tu resti, perchè vuoi restare.." con gli occhi nei suoi, vicinissimi ai miei "Voglio che resti perché non vorresti essere in nessun altro posto al mondo..." con voce sempre più calda "Non me ne faccio niente di un condannato che vuole solo salvarsi la pelle, di un avventuriero che vuole salvare i suoi amici, no..." con lo sguardo sempre più intenso "Io voglio un Cavaliere che sia devoto a me, più che al resto del mondo... che pur di restare al mio fianco, rinuncerebbe ad ogni cosa.." avevo il cuore che batteva sempre più forte, sempre più intensamente.
"Perciò.." avvicinandomi ancora, con voce calda e sensuale "Se non sei quel cavaliere... sei libero di andare.." indicando la porta con un festo fluido della mano.
"Ma se resterai..." con la voce che quasi veniva meno dall'emozione, lo sguardo che ardeva dalla passione sempre più intensa e incontrollata "Non potrai più tornare indietro... quindi voglio che resti solo se non desideri altro al mondo.." con lo sguardo ormai piano di passione, intensa e travolgente, il respiro irregolare, il cuore che batteva all'impazzata, come mai prima di allora.
Sapevo che il mio destino si sarebbe deciso in quell'istante, e non avevo mai provato nulla di più intenso prima.
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