Demente? Demente? L'aveva detto sul serio? Mi sentì offesa. Era un insulto che sentivo spesso dire a Babaluci quando fallivamo durante le prove. Strinsi più forte quella mano, al punto da sentirle scricchiolare fra le mie dita. "Sono demente? Drogata? Cos'altro?" dissi esasperata. Era così difficile credere alla magia? "Esiste..." dissi fra la furia quasi indomabile "la magia esiste..." dissi senza smettere di fissare quell'uomo e senza lasciare la sua stretta. Esaminai la situazione e presi una decisione. Prigione per prigione, non ne valeva la pena. Così lasciai la mano di quella persona e corsi via, senza voltarmi.
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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