Sorrisi, guardandolo un'ultima volta.
Un sorriso però, che non prometteva nulla di buono, quasi anzi assaporasse un piacere perverso e oscuro.
"Peccato, meraviglia.." sussurrai, pianissimo, tra me e me "Alcuni dicono che non c'è bontà in me.." con un sorrisetto perfido, osservandolo andare via.
Era ormai tarda sera, anche se la giornata aveva preso una piega decisamente inaspettata, e molto più intrigante e piacevole dei giorni tutti uguali che si erano susseguiti fino a quel momento.
Lasciai in silenzio la sala del trono, senza togliermi dalla testa lo sguardo, il viso, la voce, il corpo di quell'uomo, di cui nemmeno sapevo il nome.
Quelle immagini e sensazioni mi seguirono fino alle mie stanze, e mi resi conto che tutti i rituali di bellezza prima di andare a dormire erano come lontani, automatici, come se in quel momento non fossi davvero lì, ma fossi immersa nella fantasia, che ora era ancora più nitida che nella vasca, ora quell'uomo aveva un volto.
Restai per un lungo istante a guardarmi allo specchio, chiedendomi cosa avesse provato lui nel guardarmi, se il mio aspetto avesse potuto in qualche modo colpirlo quanto il suo aveva colpito il mio.
Ma non solo l'aspetto, anche lo sguardo, il tono....
A nanna Ely, smettila, su...
Sospirai, obbedendo all'unica persona che stavo a sentire: me stessa.
Così, mi preparai per la notte, e mi coricai.
Chissà se i miei sogni sarebbero stati amici o nemici quella notte, se avrebbero alimentato o placato la calda inquietudine che mi avvolgeva.