Elv sorrise, o almeno abbozzò un ghigno.
“E sia, hai ragione...” disse a Cassandra “... ma capirai che questo... questo nostro conversare non è proprio la cosa più naturale del mondo, no? Voglio dire... tu sei... beh, sei come la protagonista di un romanzo fantastico, dai tratti gotici, mutata in uno spettro da un incantesimo... ecco... questo volevo dire... lasciami almeno il tempo di rendermi conto che forse non sono del tutto ammattito...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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