A questo punto tutto era pronto.
I due sfidanti erano l'uno di fronte all'altro.
Salutarono la corte e giurarono di combattere lealmente.
Ognuno scelse le proprie armi: Baudin la stella del mattino e il cavaliere trafitto la scure.
Iniziò il duello.
In un momento lo scintillio dei colpi sugli scudi ed il canglore delle armi si diffusero ovunque.
I due contendenti si fronteggiavano con una determinazione senza pari.
Nella lotta non erano coinvolti solo due cavalieri, ma anche due forze che da sempre muovono ogni cosa creata dall'Altissimo: l'amore e l'odio.
Il cavaliere trafitto combatteva per amore, mentre Baudin per odio.
Infatti questi aveva riconosciuto l'inconfondibile tecnica del suo avversario.
L'aveva già vista in Terrasanta, ad un torneo, quando fu battuto da un valente cavaliere normanno.
Allora si contendevano lo sguardo di una donna, oggi invece lottavano per la vita di un'altra donna.
I due avversari, come avvenne quel giorno in Terrasanta, non si risparmiavano e facevano ricorso a tutte le loro forze.
Gli scudi erano ormai deformati e le ferite inferte dai colpi sanguinavano senza sosta.
Baudin allora tentò il colpo che, secondo i suoi intenti, avrebbe chiuso la contesa, ma il cavaliere trafitto lo evitò e rispose con un fendente che lacerò il collo del suo avversario.
Il cavaliere trafitto era il vincitore. Elisabeth era stata riconosciuta dal Cielo innocente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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