Le mie parole resero Guisgard ancora più folle di desiderio, le sue spinte erano oramai incessanti e così poderose che mi sembrava di sprofondare nel letto. Stavamo godendo entrambi come mai prima, persi in quella fantastica galoppata.
D'un tratto, Guisgard si fermò e, dopo un rapido bacio, si alzò con la richiesta di voltarmi.
Con gli occhi fissi nei suoi, pieni di eccitazione, mi alzai sulle ginocchia ma, invece di girarmi, mi abbassai per succhiare ancora un po' la sua virilità, adesso intrisa del mio umore.
Dopo un ultimo bacio su quel magnifico turgore, finalmente mi voltai, reggendomi sulle braccia e sulle ginocchia, pronta ad offrirgli ciò che mi aveva chiesto.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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