Guisgard continuava a giocare col suo sesso sul mio viso, strusciandolo ovunque e facendomi impazzire di desiderio. La carica erotica era aumentata dall'incrocio costante dei nostri sguardi, con il suo azzurro in cui potevo leggere un desiderio folle.
E quel desiderio esplose all'improvviso quando, sempre con gli occhi negli occhi, Guisgard si stancò di quel gioco ed io mi ritrovai con la bocca ricolma della sua turgida virilità. Respiravo a stento, eppure avrei preferito morire soffocata piuttosto che smettere di succhiare il suo Amore...
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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