Nel momento più alto, più folle, più travolgente di quella passione, Clio, nel voltarsi, vide quell'immagine.
Justine era lì.
Chiuse gli occhi, cercando di scacciare tutto ciò e di nuovo si voltò per guardare.
Ed ancora vide Justine, ma stavolta il tutto fu ancora più folle.
Il conte, senza abiti indosso, era dietro la musa cosmica, facendola godere ed assaporando la sua pelle.
Icarius invece era riverso a terra, senza conoscenza.
“Sei bellissima, Clio...” disse tra gemiti Justine, mentre si torceva un seno “... hai lo stesso sapore di quella sgualdrina che come te è giunta da lontano...” ridendo eccitata, con il medaglione di Athia fermo sul suo petto sudato.