Sospiri, carezze, baci. Sembrava tutto un gioco, un gioco ricco di emozioni, sensazioni e tanto altro. Sentivo il mio corpo attaccato al suo e mi salivano i brividi in tutto il corpo. I suoi muscoli contratti sotto le mie dita, le sue labbra morbide sulle mie. Ero cieca, ma non mi fermai, continuai ad assaporarlo e a sentirlo fra le mie braccia. Poi quelle parole mi fecero sorridere, era così dolce. "Lo sei anche tu, sicuramente" dissi portando entrambe le mani sul suo volto. Lo carezzai ancora, sentendone di nuovo i lineamenti che mi fecero impazzire. Ora mai il mio vestito mi sembrava stretto e d'intralcio. Mi sentivo soffocata da quell'abito che adesso sentivo di non averne più bisogno. "Pavel..." dissi in un sussurro traboccante di passione e fuoco. "Sono tua, Pavel..." dissi riposando di nuovo le mie labbra alle sue, sta volta con delicatezza, come una farfalla che si posa su un fiore, sbattendo le ali e mostrando la sua immensa bellezza.
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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