Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 13-03-2017, 16.32.02   #3128
Guisgard
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"Icarius, il Principe del Rinascimento" è un romanzo a fumetti che celebra il primo vero eroe romantico della letteratura Afragolignonese.
In un albo rilegato e che vede la collaborazione dei migliori sceneggiatori e fumettisti Afragolignonesi, prendono corpo, attraverso lo sfoglio di tredicimila disegni, le avventure del personaggio letterario che ha segnato la fine di un'epoca e l'inizio di qualcosa di nuovo.
Nella letteratura quasi sempre i periodi culturali differiscono dalle datazioni convenzionali che segnano invece le diverse epoche storiche (il Medioevo letterario, ad esempio, si differenzia da quello storico poichè non termina con la scoperta dell'America ma bensì prima, con la morte di Dante Alinghieri) e ciò è dovuto all'evoluzione che un dato periodo artistico, con la nascita di caratteri nuovi, vede fiorire al suo interno, segnandone così la separazione da quello precedente.
Il cosiddetto Medioevo letterario Afragolignone fu dominato dall'onda culturale derivata dalla Guerra di Nolhia, che arrivò a spadroneggiare in tutti gli ambiti artistici.
Chiese, castelli ed ogni sorta di dimora nobiliare pullulava di opere che raffiguravano e decantavano l'epopea Nolhica.
Gli eroi che avevano combattuto quella guerra, arrivando a conquistare l'imprendibile e meravigliosa Nolhia, divennero i protagonisti assoluti di quel Medioevo artistico.
Eroi invincibili, circondati da un alone classicheggiante e quasi in mistico contatto col Divino, furono l'immagine epica e grandiosa di lunghi secoli che videro mitizzare quell'antica conquista.
I ritratti, i mosaici, le statue ed ogni sorta di raffigurazione di quegli eroi rappresentava davvero il volto di una civiltà, giungendo ad influenzare tutti gli aspetti della vita e che in grandissima parte sono arrivati fino a noi oggi.
Ma questi invincibili eroi, portatori di civiltà, temuti dai malvagi e protetti dal Cielo, col tempo cominciarono ad essere sempre più idealizzati e di conseguenza più distanti dell'immaginario realistico della gente.
Eroi che si dimostravano abilissimi nel combattere, nel condannare e nel distruggere il male, ma di contro che ben poco lasciavano a quelli che erano valori e sentimenti fondamentali dell'animo umano.
L'abilità nel combattere e la Fede religiosa, da sempre simboli dell'ideale aristocratico Afragolignonese, divennero quasi stilizzati ed in qualche modo meccanicamente schematizzati per poter davvero rappresentare l'intero volto di una civiltà complessa e millenaria come quella di Afragolignone.
In quella letteratura mancava qualcosa che rendesse reale tutti quei nobili valori, un bisogno di verosimile, di umano, anche con tutti i limiti e le miserie di ciò che è l'uomo.
Allora qualcosa di nuovo cominciò a germogliare, prima nella letteratura orale delle fiere e delle piazze, poi finalmente in quella più alta scritta degli ambienti nobiliari.
Così il genio di Cristian de Loffen, un poeta vagante giunto alla corte dei nobili Taddei di Capomazda, ha una delle più grandi ed importanti intuizioni letterarie ed artistiche della storia, quella ossia di mettere per iscritto la saga di quello che viene oggi definito, a ragione, il primo eroe romantico Afragolignonese: Icarius Hero.
Un protagonista dai tratti cavallereschi, un avventuriero affascinante e donnaiolo, dai modi guasconi ma dal gran cuore, rifonda, rinnova e rivaluta l'immagine dell'eroe Afragolignonese.
Come gli eroi dall'epopea Nolhica, anche Icarius è praticamente invincibile in battiglia ed animato da alti valori religiosi, ma si distingue da loro per la sua indole romantica.
Con Icarius nella letteratura Afragolignonese irrompe, con la sua forza espressiva, il tema dell'Amore Assoluto.
E ciò stravolge l'intero mondo letterario, aprendo le porte di un qualcosa di sterminato.
Cristian de Loffen non è considerato l'inventore di Icarius, poichè questa eroica figura è già conosciuta dalla letteratura orale, visto l'origine di questo eroe viene fatta risalire ad una delle Questioni di Ardea de'Taddei, precisamente quella de Le dame dell'Incertopasso, ma è senza dubbio colui che gli da valenza letteraria complessa, portandolo della produzione scritta.
Nasce così il romanzo romantico e con esso una nuova epoca che segna la fine del Medioevo letterario Afragolignonese: il Rinascimento Afragolignonese.
Ed Icarius, come emblema della nuova epoca, è per questo definito il Principe del Rinascimento, poichè senza di lui non ci sarebbe stato tutto ciò che è oggi Afragolignone, compresa l'altra grande figura romantica, cioè Guisgard del Lagno.
Il fumetto in questione racconta della prima grande avventura di Icarius, quella che lo porta nella decadente città di Cannopolis, dominata da esseri ambigui e senza valori, descritti più come bestie che come veri e propri uomini: i Nerdioni.
Icarius sconfigge i malvagi e perversi Nerdioni, liberando infine la bella Rasye, allevata da loro con discutibili valori.
L'eroe naturalmente conquista la bella, convertendola così al Cattolicesimo.
Per liberarla, Icarius sfida nientemeno che il Demone dell'ignoranza (poichè la negazione del concetto di Sacro e di Divino è sempre frutto di ignoranza), il quale gli parla in modo indecifrabile attraverso le parole di un noto pensatore del passato.
L'enigma demoniaco così recita:

“Noos a nu iloopp adgor i is nno ipù noos aeerv in adnoqu aefnr emno ad aabiittu adenopr, di.”

Icarius naturalmente risolve l'enigma, ricacciando il demone all'Inferno e fugge via con la bellissima Rasye.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere questo arcano?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 13-03-2017 alle ore 16.51.27.
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