Iniziai a darmi da fare in giardino e in effetti lo facevo spesso anche a casa, era una cosa che mi piaceva, dunque non stavo facendo un grande sforzo.
E poi mi aiutava a non pensare.
Ad un certo punto avvertii una strana sensazione, come di essere osservata e istintivamente mi voltai.
Era Elv che mi guardava.
Quando vidi che era lui distolsi immediatamente lo sguardo, continuando a lavorare su alcuni arbusti.
Non capivo perché insistesse a comportarsi in quel modo, cosa potevo farci io?
Era come se volesse essere sì amato per ciò che era, oltre il suo volto, ma non riusciva a convivere con quel problema e credeva che dovesse essere anche per gli altri così, quasi fosse una sorta di penitenza che si sentiva in dovere di scontare, ma si sbagliava.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
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